Posa parquet
Posa Parquet: incollata, inchiodata, flottante (galleggiante)
Nella posa parquet, i principali tipi di posa in opera del pavimento in legno sono: posa incollata, posa inchiodata e posa flottante (detta anche galleggiante).
Le varie tipologie di posa vengono esposte di seguito, ricordandovi che nell’acquisto del parquet Armony Floor non è inclusa la posa: in tutta Italia, ad opera di posatori esperti e affidabili.
Posa parquet incollata
La posa incollata viene eseguita stendendo la colla sul sottofondo avendo cura di applicare un po’ di adesivo anche sulle testate degli elementi, lasciando i lati lunghi liberi di effettuare i normali movimenti di assestamento. Non si devono assolutamente incollare i fianchi degli elementi per consentire in fase di stabilizzazione, la regolarizzazione degli eventuali ritiri e per evitare le fessurazioni.
La colla vinilica in dispersione acquosa (meglio quella a basso contenuto di acqua) è utilizzabile su tutti i supporti purché assorbenti e per il formato lamparquet mm 10 (listello) e industriale mm 14-22. La colla poliuretanica bicomponente a residuo secco, deve essere impiegata per tutti gli altri formati (listoncino spessore mm 10 e 14, listone mm 1 5-22) e per tutti i parquet quando ci troviamo in presenza di supporti non assorbenti (marmo, ceramica, graniglia).
Posa parquet inchiodata
La posa inchiodata viene eseguita prevedendo l’annegamento nella caldana dei magatelli di abete (o altre conifere) a sezione trapezoidale, di lunghezza variabile e con spessore di almeno 2 cm. I magatelli sono normalmente disposti per file parallele ed equidistanti, orientate ortogonalmente o obliquamente alla direzione di posa del pavimento. La distanza tra i magatelli sarà compresa tra i 20 e i 30 cm e la chiodatura avviene a 45° sull’elemento maschio utilizzando generalmente due chiodi per listone.
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Posa parquet flottante o galleggiante
La posa flottante (da cui deriva il termine parquet flottante o parquet galleggiante, che ha il medesimo significato) viene utilizzata per la messa in opera di pavimenti massello e a tre strati con incastro maschio femmina o click. E’ adatta a qualsiasi tipologia di sottofondo ed in modo particolare quando si desideri collocare il nuovo pavimento senza togliere il preesistente. La posa degli elementi viene effettuata sui piani perfettamente planari e sopra un materassino isolante acustico. I listoni vengono congiunti tra di loro in corrispondenza degli incastri con puntinatura di colla vinilica oppure “a secco” tramite accessori (clips) o particolari meccanismi di accostamento (clic).
I controlli prima della posa del parquet:
– i serramenti con i vetri nonché i portoncini capiscali, siano stati installati;
– la tinteggiatura delle stanze sia stata eseguita;
– il collaudo degli impianti idraulico, elettrico e di riscaldamento del pavimento, siano già stati effettuati;
– la barriera a vapore sia stata collocata tra il sottofondo e la caldana mentre al piano terra sia stata predisposta, tra la platea e le tubazioni dell’impianto idraulico ed elettrico, una guaina bituminosa saldata è posizionata “a catino” per 5 cm sopra al piano del pavimento finito;
– l’umidità ambientale sia compresa tra il 45% e il 65% e la temperatura nei locali non sia inferiore a 100 (nel periodo invernale attivare il riscaldamento 10 giorni prima dell’inizio della posa del parquet);
– l’umidità dei sottofondi non sia superiore al 2% in peso per i massetti di tipo cementizio normale o a rapida essiccazione, all’ 1,7% per i massetti riscaldati e allo 0,5% per i massetti di anidrite. La misurazione deve essere eseguita mediante igrometro a carburo;
– il massetto sia ben livellato senza avere ondulazioni eccessive, sia esente da fessurazioni o crepe e sia sufficientemente rigido, duro e compatto;
– il massetto sia pulito da incrostazioni da calce, pitture, olii ed altro;
– l’essicazione del legno monostrato sia compresa tra il 7% e l’ 11% di umidità (un legno con essiccamento troppo spinto, risulta avidissimo di acqua e a contatto con essa, si rigonfia in modo anomalo al punto da subire degli “imbarcamenti” così esagerati da vincere la forza di coesione anche del migliore collante).
Le operazioni successive all’incollaggio e/o alla chiodatura del parquet
La sgrossatura: è la prima e più importante delle operazioni, poiché dalla sua efficacia e precisione dipende il risultato finale della posa. Serve per rimuovere eventuali dislivelli tra gli elementi che costituiscono il pavimento e viene effettuata con abrasivi a grana grossa.
La levigatura: è l’operazione intermedia che serve per eliminare le irregolarità prodotte dalla fase precedente e si effettua con abrasivi a grana media.
La stuccatura: è l’operazione che serve per eliminare le fessurazioni che sono quasi sempre presenti tra gli elementi di un parquet, attraverso l’applicazione di una pasta di polvere di legno.
La carteggiatura: è l’ultima operazione finalizzata ad ottenere una superficie perfettamente piana, esente da imperfezioni e da residui di stucco e pronta per ricevere vernice, cera, olio.
La verniciatura: la finitura del parquet a vernice è un procedimento piuttosto recente che ha quasi completamente sostituito i precedenti trattamenti di finitura a cera o ad olio anche se questi ultimi trovano oggi sempre maggior impiego.
La verniciatura ha risolto positivamente il problema della manutenzione e del mantenimento del parquet, migliorando tecnicamente la superficie lignea e conferendo al pavimento le seguenti caratteristiche:
– maggior durezza e resistenza all’abrasione e ai graffi superficiali,
– maggior protezione ed impermeabilità al legno,
– esaltazione delle venature e della colorazione della specie legnosa.