Schemi Posa del Parquet e Tecniche Professionali di Installazione
Il parquet di legno è un elemento di prestigio per la tua casa: ne aumenta il valore, contribuisce all’isolamento termico e acustico, conferisce eleganza e raffinatezza all’ambiente.
Se il tuo sogno è un pavimento di legno che rivesta l’intera pianta del tuo appartamento, sappi che puoi scegliere fra numerosi schemi di posa che ne determinano l’effetto estetico finale.

Come si può posare un parquet?
Nelle prossime righe troverai una guida che ti accompagnerà nella scoperta dei differenti stili di posa del pavimento di legno, dai più classici e tradizionali, ai più contemporanei e sperimentali.
Le combinazioni sono numerose, ed è fondamentale valutare quella più adeguata alla camera che vuoi rivestire.
Qualche domanda prima di partire
Tutte queste domande incidono nella scelta della posa del parquet ideale. Definire la tipologia di installazione è una valutazione decisiva che deve tenere in conto anche delle condizioni igrometriche dell’immobile, in modo da valorizzare al massimo anche il suo più piccolo dettaglio. Ogni schema risponde a particolari esigenze e garantisce un risultato differente: scopri quale fa al caso tuo e può vestire al meglio il tuo concetto di home living. Perfetto per un ambiente a pianta libera come un openspace, lo schema a posa dritta si riconosce subito dalle assi uguali, della stessa lunghezza e altezza, che vengono affiancate parallele una all’altra. Il risultato è un effetto molto preciso, geometrico e regolare, ideale per chi ama la tendenza minimal e lo stile contemporaneo. Con questa posa in perfetto stile British Style, rientriamo nei canoni di un parquet standard, tra le installazioni più comuni e utilizzate. In questo schema non conta la lunghezza delle assi di legno, che vengono assemblate in base al punto del pavimento: le più corte ai confini, sulle partenze e ai lati del pavimento, mentre le più lunghe sono disposte man mano ci si avvicina al centro. Sicuramente si tratta della tipologia ideale per un ambiente dai grandi volumi, in cui possono essere sfruttate anche tavole di elevate dimensioni: un ambiente a pianta libera, un open space, un loft aperto, il pavimento di un grande salone o di uno showroom, o in generale un’area di ampio respiro. Si tratta di un sistema classico e tradizionale, che si distingue in due tipi: 1) Posa a cassero regolare, in cui le assi sono uguali e vengono disposte in modo che coincidano nella parte della testa, a righe che si alternano. Questo accostamento, che ricorda le file dei mattoni, conferisce all’ambiente un effetto ordinato e rigoroso, pensato per un look contemporaneo e minimal chic. 2) Posa a cassero irregolare, in cui le assi hanno la stessa larghezza ma differiscono per lunghezza e vengono applicate seguendo uno schema sfalsato. Il risultato è irregolare, più libero. Nella posa a cassero si riconosce anche quella alla francese, in cui vengono affiancati listelli di legno dai formati eterogenei, dai grandi volumi. L’effetto estetico finale ricorda i pavimenti dei rustici di campagna, dei casolari di una volta, così accoglienti. In questo stile di installazione è necessario che le assi abbiano la stessa lunghezza e la medesima altezza: lo schema a spina di pesce si divide in tre classificazioni, all’italiana (tradizionale), ungherese e a traversa. Nella prima posa le assi sono collocate in maniera perpendicolare, in modo da formare un angolo di 90°: la testa di un asse si incastra perfettamente, come un pezzo di meccano, alla fine del fianco dell’altra. Si può decidere per una disposizione dritta rispetto all’ingresso della stanza, oppure diagonale, in base alle proprie preferenze e allo styling della camera. La spina di pesce ungherese si differenzia da quella italiana per un dettaglio che, seppur minimo, ne cambia il design finale: le assi si riconoscono dai lati corti tagliati a 45° rispetto ai lati più lunghi. Questo mood ricorda i pavimenti antichi, ma viene impiegato per valorizzare gli ambienti dal look contemporaneo, di design, e per dare luce ai legni più prestigiosi e lavorati. Infine, lo stile a spina di pesce traversa è una sorta di evoluzione di quello ungherese, più dinamico e dall’angolazione inedita, super trendy. Viene impiegato per valorizzare gli ambienti dalle dimensioni ridotte e farli apparire più ampi: si sposa a meraviglia con l’arredamento moderno. Se vuoi posare il parquet in modo unico, originale, particolare, puoi contare su ampie possibilità di personalizzazione in base ai tuoi gusti e all’estro dell’architetto. Molte chiese moderne, invece, si distinguono a prima vista dalla posa a cubo, che si crea dalla ripetizione di un pattern a rombo: un look pensato per pavimenti dalle grandi dimensioni, come i luoghi di culto. E tu, che tipo di installazione hai in mente? Classica o più estrosa? Rispondiamo a TUTTE le tue esigenze:
Prima combinazione: parquet a posa dritta
La posa di parquet dritta accostata genera una serie di file parallele di listelli che regalano un effetto ordinato, pulito ed essenziale.Secondo schema con posa a tolda di nave diritta
Le assi più lunghe svolgono il ruolo di dare movimento alla posa e sfalsano la simmetria delle righe.
La tecnica di installazione a tolda di nave dritta è particolarmente funzionale, poiché non spreca alcun materiale e impiega tutte le assi di differenti misure.
Parquet con posa a cassero
Schema di posa parquet a spina di pesce
Gli stili più attuali
I listelli di legno si possono incrociare a canestro, come fossero un ricamo fatto a mano, o ancora, i formati si incastrano come le canne dei cestini di bambù, creando un’interessante illusione ottica.
I pavimenti che strizzano l’occhio al design orientale si riconoscono subito dai listelli disposti a binario ferroviario.
O ancora, alcune pose di parquet utilizzano una trama composta da forme quadrate che regala un effetto piastrellato molto particolare.